Presentazione del volume:
Con l’AUTORE dialoga EMILIO GIN.
Modera Armando Pepe
SABATO 6 LUGLIO 2024, ore 18
Cosa spinse l’Italia ad entrare in guerra, nel 1940, a fianco della Germania hitleriana? Vi fu – come vuole la vulgata – vera affinità ideologica tra le due Nazioni alleate col Patto d’Acciaio del maggio 1939 o non piuttosto un’intesa cordiale attraversata da sospetti e timori (soprattutto da parte italiana) e da una reciproca concorrenzialità riguardo all’egemonia sull’area balcanico-danubiana? Di Rienzo ricostruisce nei fatti come Mussolini intavolò, per il tramite di Ciano, allora Ministro degli Esteri, una trattativa con il Regno Unito, il cui esito poteva essere la permanenza dell’Italia nel suo stato di neutralità o addirittura un ribaltamento delle alleanze. I negoziati condotti da Ciano furono, in realtà, poco più che un bluff. Il vero obiettivo di Mussolini era quello di assumere il ruolo di negoziatore, in un futuro tavolo della pace, per ottenere un riequilibrio di potenza nel Mediterraneo e vantaggi territoriali per l’Italia nell’Africa settentrionale e orientale. Quando Roosevelt, però, dopo il collasso degli Alleati sul fronte francese, si propose come mediatore per mantenere l’Italia fuori dal conflitto, il Duce declinò l’offerta, ricevendo dalla Casa Bianca il minaccioso messaggio che gli Stati Uniti avrebbero considerato ogni mutamento nella Mediterranean Balance of Power come lesivo del loro interesse nazionale. Parole profetiche che divennero realtà nel luglio del 1943. Allora, infatti, le velleità dell’inquilino di Palazzo Venezia si scontrarono con la realtà di un Mediterraneo divenuto un «Mare nostrum» a stelle e strisce.
(Pubblicato il 6 luglio 2024 © «Storia GLocale» – Canale YouTube)