Mentre le forze armate russe si accingono a serrare l’accerchiamento di Pokrovsk, ultimo caposaldo della linea di difesa ucraina nel Donbass, l’amministrazione Biden impone l’ennesima tornata di sanzioni contro la Russia. Sullo sfondo, continua a imperversare il dibattito tutto occidentale volto all’individuazione di vie d’uscita dal vicolo cieco ucraino che consentano di minimizzare la portata della sconfitta di Kiev. L’ex primo ministro Boris Johnson ha dichiarato settimane addietro che la capitolazione dell’Ucraina significherebbe o sgretolamento dell’egemonia occidentale. Sulla rivista «The Atlantic», il politologo Robert Kagan, esponente di punta della compagine neoconservatrice e marito di Victoria Nuland, ha scritto che «l’Ucraina non perderà in maniera recuperabile e negoziata, con territori vitali sacrificati ma un’indipendenza mantenuta e protetta da garanzie di sicurezza occidentali. Il Paese è invece chiamato ad affrontare una sconfitta totale, implicante perdita di sovranità e completa sottoposizione al controllo russo […]. Trump deve ora scegliere tra accettare una umiliante sconfitta strategica sulla scena mondiale o moltiplicare immediatamente il sostegno americano per l’Ucraina fintanto che c’è ancora tempo». Lo stesso segretario generale della Nato Mark Rutte ha riconosciuto che l’Ucraina non è nelle condizioni per negoziare da una posizione di forza, ed ha aggiunto che «l’attuale 2% del Pil che i Paesi europei della Nato destinano al bilancio della difesa è irrilevante. La Russia sforna in soli 3 mesi la produzione che l’intera Nato da Los Angeles ad Ankara è in grado di sostenere nell’arco di un anno». Simultaneamente, Trump esprime l’intenzione di rivedere radicalmente le relazioni con Canada, Groenlandia e Panama, conformemente a una politica che si richiama più o meno esplicitamente alla vecchia Dottrina Monroe.
Parliamo di tutto questo assieme a Eugenio Di Rienzo, saggista, membro del comitato direttivo di «Nuova Rivista Storica» e docente di Storia moderna presso Facoltà di Scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma.
(Pubblicato il 16 gennaio 2025 © «Il Contesto – Analisi economica e geopolitica» – Canale YouTube)