di Raffaello Binelli
Ennio Di Nolfo, professore emerito di Scienze politiche all’università “Cesare Alfieri” di Firenze, è morto ieri all’età di 86 anni. Considerato il principale studioso italiano di storia delle relazioni internazionali, prima dell’ateneo fiorentino aveva insegnato all’Università di Padova e alla Luiss di Roma, dove era stato anche preside della Facoltà di Scienze politiche.
Tra i volumi pubblicati da Di Nolfo figurano Storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia (volumi VI-VII-VIII, Rizzoli 1959-65); Mussolini e la politica estera italiana. 1919-1933 (Cedam 1960); Europa e Italia. 1855-56 (Istituto per la Storia del Risorgimento 1967); Vaticano e Stati Uniti. 1939-1953 (Franco Angeli Editore 1978); Le paure e le speranze degli Italiani. 1943-1953 (Mondadori 1986, Premio Acqui Storia, traduzione in tedesco); La Guerra fredda e l’Italia (Polistampa 2010); Il disordine internazionale. Lotte per la supremazia dopo la Guerra fredda (Bruno Mondadori Editore 2012); Il mondo atlantico e la globalizzazione. Europa e Stati Uniti: storia, economia e politica (Mondadori University 2014).
Lascia un’opera di sintesi monumentale della storia delle relazioni internazionali, in tre volumi pubblicati da Laterza tra il 2015 e il 2016 dal titolo Storia delle Relazioni internazionali” (Dalla pace di Versailles alla Conferenza di Potsdam, 1919-1945; Gli anni della Guerra fredda. 1946-1990, Prima e dopo la Guerra fredda. Nuovi scenari. 1990-2015).
Nato a Melegnano (Milano) il 4 aprile 1930, come alunno del Collegio Ghislieri Ennio Di Nolfo aveva seguito il corso di laurea in Scienze politiche all’Università di Pavia nel 1949-53, laureandosi con lode nel novembre 1953 con una tesi in Storia dei trattati e politica internazionale – relatore il professore Ettore Anchieri – sul tema ”Il revisionismo nella politica estera di Mussolini”.
(Pubblicato l’8 settembre 2016 – © «il Giornale»)